Con una riduzione costante dell’organico, che colpisce sia il personale docente che ATA nella scuola statale, arriva un nuovo ostacolo che mette a rischio il diritto allo studio e la funzionalità delle scuole. La nota ministeriale n. 8446 del 3 dicembre 2024 introduce un sistema di monitoraggio della spesa con l’implementazione di un “alert” nell’applicativo di Gestione Contratti.
Secondo l’amministrazione, l’obiettivo dichiarato sarebbe trovare un equilibrio tra il diritto allo studio e il contenimento della spesa. Tuttavia, UIL Scuola respinge con fermezza questa impostazione, denunciando che si tratta di un attacco alla gestione autonoma delle scuole e al diritto costituzionalmente garantito all’istruzione.
Un sistema di controllo che somiglia a una minaccia
Il nuovo sistema “ALERT” obbliga i dirigenti scolastici a:
- Verificare il rispetto del regolamento delle supplenze.
- Motivare dettagliatamente ogni esigenza di servizio legata alle supplenze.
- Sottoporre ogni nomina a un successivo controllo da parte dei revisori dei conti.
Questa procedura non solo appesantisce ulteriormente il carico burocratico delle scuole, ma genera un clima di insicurezza e timore nei dirigenti scolastici. La sostituzione del personale, necessaria per garantire continuità didattica e sicurezza, viene così subordinata a un controllo che somiglia a una velata minaccia.
UIL Scuola: si vuole contenere la spesa a scapito della qualità
È evidente che l’obiettivo reale non sia garantire il diritto allo studio, ma piuttosto contenere ulteriormente la spesa, come se fino ad oggi ciò non fosse stato fatto. Si penalizzano assenze legittime del personale, che non possono essere previste dai dirigenti scolastici, e si limitano le loro responsabilità decisionali, con conseguenze gravissime per:
- La continuità didattica degli studenti.
- La gestione organizzativa e amministrativa delle scuole.
- La sicurezza e la sorveglianza degli alunni.
UIL Scuola: un appello ai dirigenti scolastici
UIL Scuola invita tutti i dirigenti scolastici a proseguire nella tutela del diritto allo studio, garantendo supplenze anche fin dal primo giorno di assenza del personale, inclusi i collaboratori scolastici. Questa prassi è pienamente legittima, come ribadito nelle disposizioni operative di riferimento:
- Nota DPIT prot. n. 2116 del 30 settembre 2015.
- Nota DGPER prot. n. 10073 del 14 aprile 2016.
- Nota AOODGPER prot. n. 115135 del 25 luglio 2024.
Conclusione
UIL Scuola si schiera al fianco dei lavoratori e delle scuole per difendere un sistema educativo che garantisca qualità, sicurezza e continuità. Il diritto allo studio non può essere subordinato a logiche di risparmio economico. La politica ascolti chi ogni giorno vive e lavora nella scuola.